LA DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA L’evento traumatico che più frequentemente viene curato nei Pronto Soccorso è la distorsione della caviglia, causata da un difettoso appoggio del piede sul terreno. Nel trauma distorsivo della caviglia l’articolazione viene sollecitata oltre i propri limiti fisiologici, lesionando in modo più o meno grave i legamenti. Principali sintomi della distorsione sono il dolore e la tumefazione della caviglia. La distorsione benigna di solito si cura con l’apposizione di ghiaccio per almeno 12 ore e successivamente con un bendaggio rigido per evitare un’eccessiva tumefazione. E’ poi consigliabile mettere a riposo l’arto ponendolo in posizione rialzata rispetto al corpo (es.: sdraiati con due cuscini sotto il polpaccio). Poiché una distorsione seria frequentemente comporta una certa lassità legamentosa, con rischi di recidive, è consigliabile proseguire la terapia con esercizi di ginnastica propriocettiva della caviglia. A cura della Farmacia dr.ssa Delogu – circ.ne Gianicolense 186/a (angolo via Emiliani) Roma [email protected]; Tel.: 0658230903
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LA BIBLIOTECA DELL’ODIN Incontro e presentazione dei libri del regista Eugenio Barba e delle attrici dell’Odin Teatret Roberta Carreri, Iben Nagel Rasmussen e Julia Varley Casa dei Teatri – giovedì 21 febbraio ore 12.30 ingresso libero In occasione del progetto “Odin Teatret a Roma”, che vede la straordinaria compagnia danese presente per un mese in città coinvolgendo diversi teatri, spazi della cultura e università, la Casa dei Teatri ospita un incontro - presentazione dei libri scritti dal regista e fondatore Eugenio Barba e dalle attrici Roberta Carreri, Iben Nagel Rasmussen e Julia Varley. L’incontro è condotto dal prof. Franco Ruffini. A partire da La conquista della differenza. Trentanove paesaggi teatrali (Bulzoni editore), Barba costruisce un teatro-mondo descritto nella sua verità e vastità, voce sempre instancabile e alla ricerca di una profonda motivazione esistenziale e pratica. Artista che ha profondamente segnato il teatro del secondo Novecento fino ad oggi, Barba è il solo ad aver tenacemente lavorato in tutti i campi della cultura teatrale. Ferdinando Taviani, nella sua presentazione al volume di Barba, La conquista della differenza. Trentanove paesaggi teatrali, consiglia al lettore di introdursi nel libro anche partendo dall’ultima pagina, L’epilogo è una domanda, che si chiude così: «Come trasmettere una memoria viva, fatta di tensioni e di contraddizioni, non edulcorata e patinata dal passare del tempo?». Con lui, Roberta Carreri nel libro Tracce. Training e storia di un’attrice dell’Odin Teatret (Il Principe Costante edizioni), rivive le tappe del suo percorso all’interno dell’Odin, dalle prime esperienze nel teatro di strada alla scoperta delle tradizioni performative asiatiche, dall’attività pedagogica al processo di creazione dei personaggi fino alla nascita degli spettacoli. Il cavallo cieco. Dialoghi con Eugenio Barba (Bulzoni editore), è il libro di un’attrice, Iben Nagel Rasmussen che è anche una scrittrice; opera di memoria non placata, costruita attraverso il dialogo con il suo regista raccontando gli spettacoli dell’Odin Teatret. Infine, il lavoro e l’esperienza di Julia Varley che parlerà di Pietre d’acqua. Taccuino di un’attrice dell’Odin Teatret (Ubulibri), un vero e proprio taccuino di domande soggettive e di pratica personale al femminile, un exemplum che connette passato e presente, nomi, racconti, storie. I quattro autori dialogheranno col pubblico a partire dalle immagini e dalle parole scaturite dai loro racconti e dai loro libri. L’Odin Teatret, fondato a Oslo nel 1964 da Eugenio Barba, Else Marie Laukvik e Torgeir Wethal, è una delle più longeve compagnie teatrali della scena internazionale. Il progetto “Odin Teatret a Roma” li vede protagonisti, dal 16 febbraio al 17 marzo 2013, di un ricchissimo programma di spettacoli, incontri. dimostrazioni di lavoro, seminari. In allegato il calendario consultabile anche su www.teatrovascello.it In collaborazione con il Teatro Vascello-Coop. La Fabbrica dell’Attore Onlus CASA DEI TEATRI Villa Doria Pamphilj - Villino Corsini Roma - Largo 3 giugno 1849 (angolo Via S. Pancrazio - ingresso Arco dei Quattro Venti) ore 10.00 – 17.00 dal martedì alla domenica | fino al 31 marzo, ore 10-17; dal 1 aprile, ore 10-19 INFOLINE 060608 – 0645460693 www.casadeiteatri.culturaroma.it; www.comune.roma.it/cultura Ingresso Libero Era da tempo attesa la guida botanica al patrimonio arborifero presente in Villa.
Viene a colmare una lunga assenza e il vano tentativo realizzato, alcuni anni fa, con gli ormai spariti e divelti cartelli che erano stati messi in varie parti del parco. Contattati dalla giornalista di Repubblica abbiamo appreso del bando di Roma Capitale per l'affidamento delle strutture del casale del Giovio e di quello dei Cedrati presenti in Villa. Ci hanno riferito che chi si aggiudicherà il concorso godrà di uno sconto molto consistente (80%) sul valore di mercato per la gestione in quanto sono previsti una serie di miglioramenti e quindi di investimenti a carico degli aggiudicatari. Non conosciamo lo stato degli interni delle strutture, certamente l'esterno appare in buone se non ottime condizioni così come abbiamo segnalato a Repubblica. Con questo ci aspettiamo essenzialmente una gara rispondente a leggi e regolamenti e auspichiamo che l'affidamento possa prevedere la messa a disposizione delle strutture anche per le iniziative delle varie associazioni (sì certo anche la nostra) che sempre più frequentemente realizzano iniziative a Villa Pamphilj. Ovviamente non senza oneri economici per le stesse associazioni dal momento che l'investimento dei privati va rispettato. La nostra idea - speriamo non troppo idealista - è che l'affidamento ai privati possa essere integrato con le iniziative del settore volontariato che, in fondo, sono in grado di veicolare pubblico e clienti in Villa. Per cui non utopia, ma una modalità nuova di relazionarsi. Troppo avanzata per i nostri amministratori? Ma non è una polemica e vogliamo essere chiari: affidare le citate strutture a dei soggetti privati che le rendano fruibili e comunque utili per tutti è in ogni caso un passo avanti rispetto al fatto di lasciarle inutilizzate e in disuso. Questo l'articolo di Repubblica. In Villa finalmente aperti, resi agibili e dotati di personale di sorveglianza i nuovi bagni pubblici situati poco dopo l'entrata di Via Aurelia Antica.
Fiammanti e con bagno anche con accesso per diversamente abili vengono a colmare in parte una carenza che da tempo avevamo rilevato. Ben fatto! La notizia è "andata e venuta" più volte, ma stavolta - essendo sotto elezioni - si parla insistentemente della realizzazione di percorsi running nei parchi di Roma ed ovviamente anche a Villa Pamphilj. Le aree interessate in città oltre alla "nostra" Villa sarebbero Caracalla, Parco della Caffarella e Villa Ada. Per ognuna sarebbero stati stanziati ben 100 mila euro che dovrebbero essere sufficienti a fare dei percorsi extralusso quindi nella nostra Villa Pamphilj. Ci sarebbe di che brindare, ma vorremmo puntualizzare alcuni aspetti poichè è ora che finisca il tempo delle cose che cadono dall'alto prescindendo dal colore dell giunte. Per quanto ci riguarda quello che ci preoccupa è il fatto che l'impatto in Villa sia ovviamente rispettoso dei beni storici e monumentali presenti, ma forse questo può essere il minore dei problemi essendoci una Soprintendenza che "veglia" su tutta l'area di Villa Pamphilj. E allora ci preoccupa di più il criterio con cui saranno disegnati e realizzati i percorsi. Riteniamo che tutti gli abituali frequentatori di Villa Pamphilj aggregati in società sportive o altro (come ad esempio anche noi di Amici di Villa Pamphilj) dovrebbero essere sentiti. Non un plebiscito, ma una chiamata mirata dal momento che le società sportive che più frequentano Villa sono conosciute ed hanno una bella competenza in materia realizzando spesso gare e manifestazioni nel Parco. A questi potrebbero abbinarsi anche soggetti come il Nordic Walking che pure frequentano Villa e che pure potrebbero poi utilizzare le piste. Sia ben chiaro: il nostro intervento mira solo ad essere "sentiti", lo facciamo senza alcun scopo di lucro ed essenzialmente perchè crediamo sia giunto il tempo di una nuova relazione tra pubblica amministrazione e cittadini e tra municipalità e gruppi di aggregazione dei cittadini. Vorremmo essere sentiti e ascoltati. Francesco Granese Ecco poi un ampio approfondimento sul tema tratto da Repubblica |
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