Tre incontri di confronto sulle esperienze teatrali degli Anni Settanta e quelle attuali.
A partire dalla storia di un gruppo teatrale nato negli anni '70 da un gruppo di universitari romani che si ispirarono alle tematiche del "teatro povero" di Jerzy Grotowski e al "teatro antropologico" di Eugenio Barba, alla Casa dei Teatri a partire dal 22 marzo 2015, tre incontri di confronto sulle esperienze teatrali degli Anni Settanta e quelle attuali. Il titolo del ciclo di incontri "Trilogia del rivedersi" riecheggia una serie di spettacoli di Peter Stein degli anni Settanta. I curatori del progetto - Maurizio Caminito, Stefania Fabri, Alessandro Panzetti, Giuliana Zagra - hanno condiviso negli anni '70 insieme a un folto gruppo di coetanei eventi ed iniziative che hanno portato alla fondazione di un gruppo teatrale: il Collettivo Teatro Pretesto. Il gruppo,nacque nel 1974 dall'unione di studenti universitari romani, di Architettura e di Lettere e Filosofia, cui si sono aggiunti due registi/animatori teatrali spezzini, Fulvio Acanfora e Luigi Conversa. L'adesione alle tematiche del "teatro povero" di Jerzy Grotowski e al "teatro antropologico" di Eugenio Barba si rafforzò con la decisione di alcuni di loro andare a vivere e lavorare insieme in un Casale della periferia della capitale, a Casalotti, seguendo l'esempio della comune americana Project One. Il gruppo dopo una performance in uno studio di architettura e tre spettacoli rappresentati a Roma, scelse, non senza contrasti interni, di dedicarsi all'animazione teatrale nella periferia, progetto in quegli anni sostenuto dal Teatro Scuola del Teatro di Roma, guidato dal critico teatrale Giuseppe Bartolucci. I tre incontri, in programma il 22 marzo, il 19 aprile e il 14 giugno 2015, sono preceduti da una selezione di video a cura di Giannantonio Marcon e dalla presentazione di documenti tratti dalla mostra "Era tutto un pretesto", realizzata con il Monteverde Living Lab. Continua a leggere...
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Il 25 marzo, vicino Villa Pamphilj (20 metri dalla fermata di baldo degli ubaldi), parte un nuovo corso di meditazione edizione gratuita con frequenza settimanale. Nessuna iscrizione obbligatoria e soprattutto viene spiegato che il rapporto economico in questo caso altera le aspettative e condiziona l'insegnamento. Non c'è un sito per il corso e tutto si basa sul passaparola e su qualche pieghevole. Occorre impegno, ma sicuramente gioverà alla vostra mente, quasi quanto la nostra amata Villa Pamphilj. C'è un indirizzo email per chiedere a Lapo (l'insegnante), o se preferite anche a noi di Amici.
“I Sud della nostra vita” : concorso fotografico aperto a tutti di Cascina Farsetti Art 201528/2/2015 Giunge alla settima edizione, Cascina Farsetti Art, evento organizzato dal CSF adams per la promozione della cultura dell’immagine fotografica e non solo, presso gli spazi della cascina all’interno di Villa Pamphilj (Roma).
Così come l’edizione passata, anche quest’anno verrà dato spazio alle nuove leve della fotografia, allievi, autori emergenti con grandi eccezioni legati ai nomi più conosciuti. E così come le passate edizioni, un tema sarà il filo rosso di tutta la manifestazione. Il reporter Tano D’Amico ha voluto regalare non solo un titolo, ma anche dei pensieri a quello legati: “Sud è quel groviglio di macchie e di linee che trova quiete solo nelle immagini. Sud è la bellezza assoluta e solidale cercata da Tina Modotti. Sud sono le pietre che nelle fotografie di Eugene Smith diventano il villaggio da cui tutti noi veniamo”. Si tratta di un ritorno all’ immagine come portatrice di sensazioni calde e familiari: ognuno di noi porta dentro il proprio Sud, sia esso polveroso, compatto, bellissimo e angosciante. Il tema, di sua natura effimero come quello di un ricordo sbiadito di note che riecheggiano da lontano, basa la sua forza sul concetto che la fotografia non è descrizione: anche il reportage non può essere immagine del “pacchetto”, ma del contenuto. Sarà come trovarsi davanti ad una scatola cinese, al quale interno ce n’è un’altra e un’altra ancora. Ognuna di esse conterrà un Sud ancora più Sud, metafora di ciò che, avvicinandoci alle nostre origini, siamo. Esempi: ispirarsi ai ricordi della vostra infanzia, di tempi familiari, a tutto ciò che per voi significhi origine. Le foto inviate potranno essere ritratti di componenti delle vostre famiglie, immagini di luoghi e di oggetti che, in qualche modo, vi riportino a rivivere e a ritrovare chi siete. I lavori, potranno avere un taglio reportagistico, ma permeati di quelle inflessioni intime che il tema “I Sud della nostra vita” implica. L’intento non è solo quello di incentivare la passione fotografica, ma anche la ricerca intima e accurata che tale passione richiede. La partecipazione al concorso è aperta a tutti i fotografi professionisti e amatoriali di qualsiasi nazionalità e di qualsiasi età. Le immagini inviate dovranno comporre un vero e proprio racconto fotografico, costituito da un minimo di 3 immagini e un massimo di 6 in formato jpeg, e dovranno essere inviate per posta elettronica entro il 3 giugno 2015. Le foto selezionate saranno esposte durante il grande evento “I Sud della nostra vita”, presso la Cascina di Villa Pamphilj (Roma) dal 25 giugno al 28 giugno 2015. Il progetto, iniziato lo scorso novembre 2014, racconta l'orizzonte del teatro e della danza contemporanei dalla prospettiva dell'esperienza e della creazione di alcuni protagonisti, attraverso la visione di spettacoli, laboratori, incontri e dimostrazioni di lavoro. Un'opportunità per aprire una viva dialettica fra artisti, spettatori e studenti al fine di individuare un vocabolario di visioni, parole e immagini.
Da novembre sono stati protagonisti degli incontri Silvia PASELLO, Massimo VERDASTRO, Roberto BACCI, Sergio BUSTRIC, Cathy MARCHAND e Fabrizio CRISAFULLI. Osservatorio del presente prosegue fino a maggio 2015, continuando ad alternarsi tra gli spazi dell'Università Roma Tre - aula Columbus, aule DAMS - e di Roma Capitale - Casa dei Teatri e Teatro Villa Pamphilj Scuderie Villino Corsini. Presentazione libro "Romolo Valli" di Maria Laura Loiacono - 22 febbraio ore 11 - Casa dei Teatri19/2/2015 Paolo Poli a chiacchiera con Idalberto Fei per parlare della loro vita, del loro incontro professionale e artistico... i tempi della radio insieme, le favole per bambini...
"Intervistare Paolo Poli è impossibile. Cortese, colto, spiritoso, puntuale. Eppure fargli delle domande è inutile, tu gli chiedi una cosa, lui te ne risponde tutta un'altra, in quello che definisce un suo parlare a vanvera e che invece è sottile arte del gioco, un suo farsi inafferrabile per salvarsi dalla volgarità e dalla polvere della vita e così ridisegnare il suo mondo e dentro di quello proteggersi. Dunque, in questo nostro incontro al Teatro Scuderie Villino Corsini "andremo a chiacchiera" come si dice in Toscana e, seguendo le spericolate acrobazie verbali di Paolo Poli, cominceremo raccontando delle volte che abbiamo lavorato insieme, dalla lettura per Radio3 del primo romanzo di Achille Campanile fino al teatro di figura e poi andremo a parare chissà dove ... Con Paolo Poli è come con i trapezisti di una volta, si lavora sempre senza rete." Idalberto Fei Regista, Idalberto Fei ha lavorato in tre continenti, partecipando ai principali Festival internazionali e vincendo il Prix Italia con un testo di Federico Fellini. Ha pubblicato per le case editrici Garzanti, Sellerio, RAI ERI, Mursia, Palombi, EmmeBi, Fermenti, ADV Verlag. I suoi radiodrammi sono stati tradotti in otto lingue. Il suo ultimo libro è un romanzo epistolare “Lo scandalo del Quarto Re Magio” pubblicato da Avagliano, anche in versione e book, con prefazione di Andrea Camilleri. Paolo Poli, una vita professionale ininterrotta cominciata negli anni ’50 e passata sui palcoscenici di tutta Italia, per programmi radio e tv, letture e poesie. Sempre con quel suo modo inconfondibile di essere e fare teatro, l’ironia pungente, il garbato istrionismo, la vena surreale, i momenti comici e gli splendidi giochi linguistici. Oggi Poli è un meraviglioso ottantacinquenne che non ha mai smesso di portare in giro i suoi spettacoli, non disdegnando nuove avventure, come la lettura dell’audiolibro dell’“Artusi”. Non solo per gioco
Laboratori per la costruzione di teatrini di carta a cura di Fernanda Pessolano Domenica 28 dicembre alla Casa dei Teatri dalle ore 10.30 (e poi anche alle 11.30 e alle 12.30) in programma un'anteprima, con ingresso libero fino esaurimento posti disponibili, dei laboratori per adulti dedicati al teatrino di carta che si svolgeranno dal 29 gennaio al 27 marzo 2015. Ogni ciclo, composto da cinque incontri a cadenza settimanale, prevede la progettazione, la costruzione e la rielaborazione di un modellino, ispirato alla storia dei teatrini di carta. Le scene, i personaggi e il boccascena sono ispirati a storie proposte dal docente e scelte dai partecipanti. Età dai 18 ai 99 anni Ingresso libero Massimo 20 partecipanti con prenotazione obbligatoria a [email protected] PRIMO CICLO Giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17 29 gennaio - 5 febbraio - 12 febbraio - 19 febbraio - 26 febbraio 2015 SECONDO CICLO Venerdì mattina dalle 10.30 alle 13 27 febbraio - 6 marzo - 13 marzo - 20 marzo - 27 marzo 2015 Sabato 17 e domenica 18 gennaio la Casa dei Teatri presenta i libri sabato 17 gennaio 2015 ore 15 Il Convegno Volta sul Teatro Drammatico - Roma 1934 di Ilona Fried Edito da Titivillus editore, 2014 Il Convegno Volta sul teatro drammatico venne organizzato nel 1934 dalla Reale Accademia d'Italia, istituzione di spicco cui il regime fascista affidava il compito di rappresentare dentro e fuori i confini nazionali i meriti artistici e scientifici della rigenerata cultura italiana. Gli organizzatori vollero dimostrare l'importanza e il prestigio del teatro italiano e, in particolare, la sua capacità di reggere il confronto con altre forme di spettacolo come il cinema e lo sport. Storicamente, il Convegno Volta è il punto d'arrivo e il momento di sviluppo di diverse dinamiche culturali. Da un lato, l'apertura della cultura italiana alla regia europea precede il convegno stesso, mentre, dall'altro, il sistema delle sovvenzioni statali promosso e giustificato dalla riunione romana finisce per promuovere le compagnie di giro e, quindi, un repertorio borghese. Lo studio del convegno può illuminare con molteplici spunti e da diversi punti di vista le conoscenze sul teatro italiano. Insieme all’autrice intervengono: Simona Cigliana - storica del teatro Enrico Falaschi - editore Titivillus Coordina Antonella Ottai - docente di Drammaturgia dello Spettacolo Digitale Università La Sapienza domenica 18 gennaio 2015 ore 11 Place, Body, Light: The Theatre of Fabrizio Crisafulli / Il teatro di Fabrizio Crisafulli, 1991-2011 a cura di Nika Tomasevic Edito da Artdigiland, 2013 Luogo, Corpo e Luce sono i termini sui quali si incentra la ricerca teatrale di Fabrizio Crisafulli. Una ricerca che mette in discussione dalle fondamenta le pratiche performative, tentando di risalire alla forza originaria del teatro e rivendicandone allo stesso tempo necessità ed efficacia nel contemporaneo. Un percorso intenso, ricostruito dalla curatrice Nika Tomašević attraverso una lunga intervista, affiancata dal contributo critico di Silvana Sinisi, e attraverso testimonianze, recensioni, disegni e partiture dell'autore, oltre che dati e immagini riguardanti gli spettacoli e le installazioni realizzati dal 1991 al 2011. Al volume ‒ in inglese e italiano ‒ hanno contribuito i danzatori e i performer che hanno maggiormente condiviso il lavoro dell’artista. La sezione archivio è arricchita da testi di critici e studiosi. Con PLACE, BODY, LIGHT, Artdigiland inaugura la collana “Materials”, pensata per proporre i materiali e le riflessioni di lavoro degli artisti, la loro documentazione diretta, la memoria e il farsi della loro ricerca. L’intervista a Fabrizio Crisafulli, registrata in video HD, sarà breve offerta su Artdigiland.com. Fabrizio Crisafulli è regista teatrale ed artista visivo. Dirige la compagnia Il Pudore Bene in Vista, da lui formata nel 1991, con sede a Roma, dei cui spettacoli cura la regia, lo spazio e il progetto luci. Svolge la propria attività in Italia e in paesi europei ed extra-europei. Aspetti peculiari del suo lavoro sono l’uso della luce come soggetto autonomo di costruzione poetica, e il “teatro dei luoghi” (assunzione del luogo come “testo” e matrice dell’opera). Insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Svolge attività pedagogica e laboratoriale presso Università, Accademie, festival e istituzioni teatrali. Nika Tomasevic, studiosa di teatro e di danza, svolge attualmente un dottorato di ricerca in Storia del Teatro Moderno e Contemporaneo all'Università L'Orientale di Napoli. Ha curato, in collaborazione con Manuela Canali, il libro Luce per la danza, L'Epos, Palermo 2012. Insieme alla curatrice intervengono: Fabrizio Crisafulli - regista e docente Accademia Belle Arti di Roma Carla Di Donato - dottore di ricerca in Storia del Teatro, Università RomaTre Raimondo Guarino - storico del teatro, docente Università RomaTre Silvana Sinisi - storica del teatro Silvia Tarquini - edizioni Artdigiland Coordina Paolo Ruffini L’iniziativa è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali, Biblioteche di Roma, Teatro di Roma, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. Villa Doria Pamphilj - Villino Corsini Largo 3 giugno 1849 Roma Angolo Via di San Pancrazio (ingresso Arco dei Quattro Venti) Ingresso libero |
AUtoreAssociazione Amici di Villa Pamphilj Archivio
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